Guglielmo Tino: Esperimenti sulla gravità: da Galileo ai sensori quantistici

A 450 anni dalla nascita di Galileo Galilei, il suo metodo scientifico è la guida per gli scienziati nello studio della natura. Alcuni degli esperimenti sulla gravità eseguiti da Galileo, o da lui immaginati come esperimenti concettuali, vengono oggi realizzati con sistemi avanzatissimi basati su nuvole di atomi portati a temperature vicine allo zero assoluto utilizzando la luce laser. Nuovi sensori quantistici basati sulla doppia natura, onda e corpuscolo, degli atomi permettono di misurare la gravità con estrema precisione e, per esempio, di mettere alla prova il principio di equivalenza alla base della teoria della relatività generale di Einstein. Orologi atomici ottici, che usano come pendolo l’oscillazione del campo della luce, misurano il passare del tempo con precisioni inimmaginabili fino a qualche anno fa e permettono di rivelare in laboratorio l’effetto della gravità sul tempo. Molteplici sono anche le applicazioni in campi quali la geofisica, la fisica spaziale, le telecomunicazioni. Relatore Guglielmo Tino, Professore Ordinario di Fisica della Materia presso l’Università di Firenze.

74

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Leave a Reply

Your email address will not be published.